L’ultimo font di cui vi parlerò nel blog dell’avvento è Garamond.

Un carattere utilizzato nelle pubblicazioni Einaudi, nella corrispondenza del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e delle cifre delle targhe automobilistiche italiane fino al 1951.

Questo font porta il nome del suo creatore.

Claude Garamond era un tipografo francese del XVI secolo. Gli venne commissionato lo studio di un nuovo font quando iniziò a lavorare nella tipografia della corte del re Francesco I di Francia.

Garamond si ispirò al lavoro già realizzato da Francesco Griffo che è considerato l’inventore del corsivo.  Si deve tener conto che all’epoca i font italici venivano considerati a parte rispetto ai roman. Il termine “italic”, tradotto italico, deriva dalle origini italiane di Griffo.

Re Francesco aveva commissionato a Garamond tre diversi modelli caratteri dell’alfabeto greco da utilizzare per le sue pubblicazioni.

Nacque così il Greco del re, font di stile rinascimentale con grazie predecessore del Garamond studiato per far convivere le necessità della tipografia e la simulazione delle calligrafie cretesi. La caratteristica più curiosa è che i caratteri variano a seconda della parola da formare.

In una successiva revisione nasce il font Garamond vero e proprio. La novità è che le lettere capitali italiche ereditano l’obliquità del corsivo, contrariamente alla tradizione che le avrebbe volute diritte. Questa caratteristica è vera anche oggi.

Nell’anatomia del font si vede uno scarso contrasto tra le aste verticali e orizzontali.  Le grazie hanno la forma concava e arrotondata che riempiono con delicatezza gli spazi tra una lettera e l’altra, alcune lettere hanno aste leggermente inclinate. Tutto ciò dà al carattere un aspetto elegante e lo rende di facile lettura. Questo è il motivo per cui è molto impiegato nell’editoria.

Sono nate molte varianti e rivisitazioni di questo font. Il più noto è il restyling eseguito negli anni ’50 da Francesco Simoncini su commissione dall’editore Einaudi. Negli anni ’80 Apple mise sul mercato i primi personal computer e scelse ITC Garamond come carattere ufficiale. Ed in seguito lanciò Pagemaker, il primo programma di impaginazione per pc, con cui nacque il font Adobe Garamond.

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